I disturbi alimentari

Cos'è un disturbo alimentare?

Il disturbo alimentare è una grave condizione di salute mentale che comporta un'ossessione verso cibo e alimentazione esercizio fisico o forma del corpo. Chiunque può soffrire di un disturbo alimentare, indipendentemente dal background culturale, dal sesso o dall'età. I disturbi alimentari colpiscono circa il 4%-16% delle persone. Se si soffre di un disturbo alimentare, è possibile che si verifichi una delle seguenti condizioni:

• Preoccupazione eccessiva per aspetto fisico, cibo e aumento di peso.
• Estrema insoddisfazione per il proprio corpo: si vorrebbe perdere peso anche se amici o familiari pensano che si sia sottopeso.
• Paura di aumentare di peso.
• Fingere di aver mangiato anche se non è così.
• Tenere nascoste le proprie abitudini alimentari perché non sono salutari.
• Mangiare per ansia, turbamento o senso di colpa.
• Sensazione di perdita di controllo sul cibo.
• Controllo costante delle forme del corpo, con bilancia e girovita.
• Ci si costringe a vomitare o a usare lassativi per perdere peso.

Quali sono i tipi più comuni di disturbo alimentare?

Esistono diversi tipi di disturbo alimentare, tra cui i seguenti.

• Disturbo da alimentazione incontrollata (BED). Il BED rappresenta quasi la metà di tutti i casi di disturbi alimentari in Italia. Le persone affette da questo disturbo mangiano grandi quantità di cibo, anche quando non hanno fame. Questo fenomeno è noto come "abbuffata". Spesso provano vergogna e senso di colpa dopo un'abbuffata. Spesso le persone con disturbo da Binge Eating digiunano o si mettono a dieta in risposta al modo in cui si sentono dopo un'abbuffata. Chi è affetto da BED non ha condotte di compensazione.
• Bulimia nervosa: Le persone affette da bulimia hanno frequenti abbuffate. Spesso si verificano di nascosto. Poi si liberano del cibo vomitando, assumendo lassativi o pillole dimagranti. Questi fenomeni sono noti come condotte di eliminazione. La bulimia nervosa è spesso correlata ad una dieta. Chi ne soffre sperimenta perdita di controllo durante le abbuffate. Circa il 12% delle persone con disturbi alimentari soffre di bulimia nervosa.
• Anoressia nervosa: Il 3% delle persone con disturbi alimentari in Italia soffre di anoressia nervosa. Le persone affette da anoressia nervosa possono essere sottopeso, sono preoccupate per il cibo e temono di ingrassare. Spesso hanno un'immagine distorta del corpo e si vedono grasse anche se non lo sono.  A causa della fame e della malnutrizione si verificano cambiamenti nel cervello. Questo può rendere difficile per una persona affetta da anoressia nervosa riconoscere il proprio malessere. Può anche essere difficile capire l'impatto della propria condizione.
• Altri disturbi specifici dell'alimentazione o del comportamento alimentare (OSFED). Una persona affetta da altri disturbi specifici dell'alimentazione o del comportamento alimentare presenta molti dei segni di altri disturbi alimentari. Ma la sua condizione non corrisponde a un disturbo specifico. Le persone con OSFED hanno spesso abitudini alimentari molto disturbate e possono avere un'immagine corporea distorta. Circa 1 persona su 3 che si sottopone a trattamento per un disturbo alimentare è affetta da OSFED.
• Ortoressia: L'ortoressia è un'ossessione per il mangiare sano o "pulito". L'ortoressia non è ancora riconosciuta come diagnosi ufficiale di disturbo alimentare.

Sintomi dei disturbi alimentari

Non è sempre facile capire se qualcuno ha un disturbo alimentare. Può capitare che si cerchi di nasconderlo per vergogna o senso di colpa. Tuttavia, alcuni dei comportamenti legati ai disturbi alimentari sono:

• Dieta - contare le calorie, digiunare, saltare i pasti, evitare determinati gruppi di alimenti.
• Abbuffate – accompagnate da perdita di controllo sulla quantità e qualità del cibo.
• Condotte di eliminazione.
• Troppo esercizio fisico - continuare a fare esercizio fisico quando si è infortunati o in caso di meteo avverso.
• Mangiare da soli - si evita di mangiare con altre persone.
• Immagine corporea - potreste essere molto sensibili ai commenti sul vostro corpo e sul vostro peso.
• Cambiamento nello stile di abbigliamento - si può iniziare a indossare abiti larghi.

Esistono anche segni fisici che indicano la presenza di un disturbo alimentare, come ad esempio:

• Cambiamenti di peso - variazioni di peso o rapida perdita di peso.
• Disturbi del ciclo mestruale - perdita o interruzione delle mestruazioni.
• Vertigini - sensazione di testa leggera o svenimento.
• Stanchezza - sensazione di stanchezza costante e mancanza di sonno.
• Freddo, anche quando fa caldo.

Alcuni dei segnali emotivi di un disturbo alimentare sono:

• ossessione per peso, l'aspetto fisico o il cibo
• ansia in prossimità dei pasti
• sensazione di non avere il controllo sul cibo
• immagine corporea distorta
• utilizzo del cibo come fonte di conforto o autopunizione.

Quali sono le cause dei disturbi alimentari?

I fattori che portano allo sviluppo di un disturbo alimentare sono complessi e multifattoriali e si compongono di fattori biologici, psicologici e socioculturali. Questi fattori variano da persona a persona.
I fattori di rischio biologici e genetici possono includere

• una storia familiare di disturbi alimentari
• peso corporeo elevato nell'infanzia
• manifestazione del disturbo prima dei 12 anni di età

I fattori di rischio psicologici e comportamentali possono includere:

• Bassa autostima
• Traumi o abusi precedenti

I fattori di rischio socio-culturali possono includere

• problemi con gli amici o le relazioni familiari
• aspettative scolastiche elevate
• bullismo

La ricerca ha dimostrato che i fattori protettivi possono ridurre le probabilità di contrarre un disturbo alimentare. Questi includono

• alta autostima
• buone capacità sociali
• un rapporto sano con il cibo e l'alimentazione

Come vengono diagnosticati i disturbi alimentari?

Molte persone che soffrono di disturbi alimentari tengono nascosta la loro condizione o non ammettono di avere un problema. Tuttavia, è importante farsi aiutare tempestivamente. Un trattamento precoce può limitare la progressione dei disturbi alimentari e migliorare i risultati. Il primo passo è rivolgersi al proprio medico, e psicoterapeuta che potrà indirizzarvi ai servizi giusti. Non esiste un unico test per stabilire se si è affetti da un disturbo alimentare. Esiste una serie di valutazioni che possono portare a una diagnosi. Tra questi vi sono:

• Esami fisici: L'alimentazione disordinata può avere un impatto sul corpo, quindi il medico deve innanzitutto verificare che il paziente stia bene fisicamente. Il medico probabilmente controllerà: altezza, peso e segni vitali (frequenza cardiaca, pressione sanguigna e temperatura). Potrebbero essere raccomandati anche esami del sangue e delle urine per verificare la salute fisica.
• Valutazioni psicologiche: Lo psicoterapeuta indaga la vostra alimentazione e la vostra immagine corporea. Quali sono le vostre abitudini, convinzioni e comportamenti? Può servirsi di test psicodiagnostici per identificare il problema.

Trattamenti per i disturbi alimentari

Non esiste un approccio unico per il trattamento dei disturbi alimentari, poiché ognuno è diverso dall'altro. Spesso il trattamento è affidato a un'équipe di professionisti della salute come il gruppo di Food For Mind del quale faccio parte. Questo include uno psicoterapeuta, un nutrizionista, e un medico internista o endocrinologo.
Alcune delle opzioni di trattamento includono le seguenti:

• Psicoterapia: la psicoterapia è un gruppo di terapie volte ad aiutare il paziente a modificare i propri schemi di pensiero e a migliorare le proprie capacità di coping. Di solito comporta visite regolari a uno psicologo, che aiuta a gestire le emozioni e ad accettarsi come si è.
• Approccio familiare. L'"approccio familiare" è più comune quando i giovani sono in cura per un disturbo alimentare. L'obiettivo è quello di curare il paziente, sostenendo ed educando al tempo stesso l'intera famiglia, il che rafforza le relazioni familiari. La famiglia impara a prendersi cura della persona affetta da disturbo alimentare.
• Educazione alimentare: Un nutrizionista vi aiuta ad apprendere abitudini e comportamenti alimentari sani per tornare a un peso adeguato. Controlla anche che l'assunzione di vitamine e minerali sia corretta.

• Farmaci: Non esistono farmaci specifici per il trattamento dei disturbi alimentari. Tuttavia, possono essere prescritti farmaci per il trattamento di altre malattie, come la depressione o l'ansia. I farmaci devono essere utilizzati insieme ad altri trattamenti.

Con il giusto supporto professionale, sociale ed emotivo, è possibile guarire da un disturbo alimentare.

Cosa devo fare se penso di avere un disturbo alimentare?

Se pensate di avere un disturbo alimentare, parlatene con una persona di fiducia un professionista come quelli descritti sopra, è importante anche trovare ascolto da un amico intimo o da un familiare.